Ricavare l’acqua dall’aria è possibile

2022-07-23 04:36:01 By : Ms. Tiffany Chuang

Catturare l’aria per ottenere acqua potabile. È quanto realizzano i macchinari ideati a Riva San Vitale dall’azienda Seas. Una novità interessante in questo periodo canicolare in cui alcune regioni del nostro Cantone sono confrontate con carenze idriche. Ma come è possibile estrarre acqua dall’aria? Lo spiega a Ticinonews la responsabile ricerca e sviluppo dell’azienda Lucia Cattani: “L’aria, che può essere vista come una sorta di spugna, ha un contenuto di umidità. Quello che facciamo è “strizzare” l’aria, tirandole via questa umidità. In questo processo l’aria viene raffreddata sotto quello che viene chiamato “punto di rugiada” e si fa in modo che l’umidità, sotto forma di vapore, si condensi in goccioline d’acqua. Parallelamente otteniamo un quantitativo di aria fresca e deumidificata. Allo stesso tempo estraiamo del calore. Se siamo furbi, possiamo utilizzarla in maniera intelligente per fare efficienza energetica”.

La siccità fa aumentare le richieste Il problema della mancanza d’acqua fino a poco tempo fa era nell’immaginario comune prevalentemente associato a paesi lontani, paesi in cui l’azienda ha esportato un numero cospicuo di macchinari capaci di abbeverare villaggi interi. Ora invece è approdato anche alle nostre latitudini. Uno scenario che il presidente della SEAS Graziano Giacomini non prevedeva così presto: “Nessuno si aspettava una siccità così pesante nelle nostre zone. Il nostro macchinario può dare una mano in situazioni di emergenza con consumi di energia relativamente ridotti. Abbiamo avuto diverse richieste, molte di più rispetto al passato. Quello che ci ha stupito è che il problema della siccità, che sta diventando endemico, sia stato così veloce e repentino. Noi ci siamo preparati per i paesi arabi, ora stiamo lavorando qui vicino”.

Il prototipo casalingo Oltre a macchinari ingombranti capaci di produrre fino a 10’000 litri di acqua al giorno, pensati soprattutto per paesi in cui il problema dell’acqua è cogente, l’azienda ha sviluppato anche un modello casalingo, capace di soddisfare il bisogno di acqua di un normale nucleo famigliare. “Produce 50 litri di acqua da bere al giorno e ha una caratteristica fondamentale: può essere allacciato alla potenza di una casa qualsiasi”, spiega Marco Viganò, direttore tecnico SEAS, descrivendo il prototipo presente in sede. “Assorbe molto meno di una lavatrice e la macchina è silenziosissima. Per funzionare deve essere posizionata all’esterno, perché deve aspirare aria fresca dall’esterno”.