Vetroresina, chi lo ha detto che non si ricicla? - la Repubblica

2022-09-10 05:51:39 By : Ms. Anna Li

Auto, scafi abbandonati e pale eoliche. Oggetti che sembrano non avere nulla in comune tra loro, ma tutti realizzati in vetroresina, o con prodotti compositi in plastica rinforzata con fibra di vetro. Si stima che ogni anno di questo materiale siano prodotte un milione di tonnellate nella sola Europa. Il problema è che il riciclaggio della vetroresina è impegnativo, e fino ai primi anni 2000 pochi si sono preoccupati del loro “fine vita”.

Nel 2010 viene però costituita la Gees Recycling Srl da un gruppo di investitori che decide di rilanciare l’idea di un imprenditore illuminato, Giovanni Lucchese: nel 1990 aveva sperimentato un processo di riciclo della vetroresina e delle plastiche fibrorinforzate, inizialmente messo in stand-by a causa di un mercato poco recettivo. Nel 2018 al pool di investitori si uniscono i fratelli Franco e Emanuele Mioni, gli imprenditori Spinelli e Colombarini e il presidente Franco Floris: viene così realizzato il primo impianto industriale ad Aviano.

Grazie a un processo brevettato, meccanico e non inquinante, l’azienda porta avanti la propria attività di trasformazione della vetroresina senza scarti di lavorazione. I rifiuti compositi sono convertiti in nuovi prodotti, a loro volta al cento per cento riciclabili, commercializzati in vari settori, dal mobile all’edilizia. Attualmente la capacità di trasformazione di Gees Recycling è di circa 2.500 tonnellate l’anno di rifiuti. In base ai calcoli dell’azienda friulana, l’attività di recupero a pieno regime può generare una mancata immissione nell’atmosfera di 6.200 tonnellate di CO2 all’anno. L’azienda va benissimo: nel 2020 il fatturato ha raggiunto quota un milione di euro. Una strada da seguire, quella dei nostri #GreenHeroes, se vogliamo trasformare l’economia da lineare a circolare.