Risparmio ed efficienza: consigli per la lavatrice - Terra Nuova

2022-09-24 06:38:03 By : Mr. Xiao Lin

La lavatrice è indubbiamente un elettrodomestico molto utile benché energivoro; Alessandro Ronca, autore di “Vivere senza bollette” fornisce alcuni suggerimenti per sceglierla con l’attenzione a risparmio ed efficienza.

La lavatrice è indubbiamente un elettrodomestico molto utile benché energivoro, come spiega Alessandro Ronca autore di “Vivere senza bollette” , in quanto usa per lo più una resistenza elettrica che a causa dell’effetto di Joule impiegherà molta energia elettrica per scaldare l’acqua.

«L’effetto di Joule dà a questa apparecchiatura, nella fase di riscaldamento dell’acqua, un’efficienza pari a 1. Ovvero, per produrre 1 Kw di acqua calda, impiega un 1Kw di energia elettrica. Esistono però considerazioni alternative da fare.

A) Se dobbiamo acquistare una nuova lavatrice, possiamo optare per quella a “doppia adduzione” che all’origine è stata dotata di un doppio ingresso di acqua, tale da poter essere collegata anche all’acqua calda del circuito ACS della casa; ma se l’acqua calda in casa viene prodotta da uno scaldabagno

 elettrico non ne avrete alcun vantaggio. Se invece l’acqua calda viene prodotta con il gas, ad esempio, già la situazione energetica migliora, in quanto la caldaia è sicuramente più efficiente dello scaldabagno elettrico. Se avviate un programma di lavaggio a 60 °C, la caldaia fornirà acqua calda a 45 °C e conseguentemente la resistenza elettrica della lavatrice “lavorerà” solo per integrare i 15 °C che serviranno per raggiungere la temperatura impostata. Se poi l’ACS viene prodotta con collettori solari termici, la resa è ancora migliore. Questi vantaggi possono annullarsi qualora, per la produzione di ACS, l’acqua impieghi molto tempo a raggiungere il punto di prelievo dov’è collegata la lavatrice. In fase di costruzione, soprattutto se si adotta il solare termico, può essere una buona idea prevedere una linea dedicata ad alta temperatura (60 °C) che, partendo dall’accumulo del solare o della caldaia a biomassa, porti questa temperatura tempestivamente all’ingresso della lavatrice. Il risparmio calcolato dal centro di ricerca che dirigo, il Parco dell’Energia Rinnovabile, nel collegare la lavatrice a una fonte di acqua calda alternativa, come ad esempio la caldaia a gas, in un totale di 25 lavaggi è stato di oltre il 50%. Se poi si fanno lavaggi solo a 40 °C si riescono ad abbattere i costi di un ulteriore 20%. Parlo di costi, ma è implicito che se l’energia elettrica la autoproducete il vantaggio ricadrà sulla riduzione del 50% di energia elettrica che avrete la necessità di autoprodurre.

B) Esistono lavatrici ad asse verticale (tipo molto diffuso nel continente americano) che non sono dotate di resistenza elettrica. Hanno chiaramente la necessità di ricevere l’acqua calda, che va garantita alla temperatura a cui vorrete lavare i capi. Può sembrare laborioso, ma per una casa senza bollette è un’ottima compagna di viaggio poiché i consumi elettrici sono molto contenuti. Unica controindicazione è che le lavatrici a cestello verticale consumano molta più acqua di quelle tipiche europee ad asse orizzontale.

C) Se non dobbiamo sostituire o acquistare una nuova lavatrice, esistono comunque kit di modifica per rendere possibile la doppia adduzione su lavatrici standard ad adduzione solo fredda. Non sono molto economici e non è facile reperirli sul mercato, ma i risultati energetici sono sicuramente interessanti.

D) Per i più analogici esistono progetti di autocostruzione interessanti di lavatrici a pedali. Il massimo per il risparmio energetico e la forma fisica!

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