Bizzarrini 5300 GT Revival Series, risorge il celebre marchio livornese

2022-09-10 05:43:22 By : Ms. tongtai shoes

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Le origini della Bizzarrini risalgono al 1964, quando il visionario ingegnere livornese Giotto Bizzarrini, con un passato in Ferrari, decise di mettere in piedi nella sua città natale una nuova casa automobilistica dalle dichiarate aspirazioni sportive. Dopo aver prodotto una manciata di modelli dal taglio risolutamente racing e aver raccolto qualche successo più che dignitoso in pista, la Prototipi Bizzarrini chiuse i battenti già nel 1969, ma le sue auto divennero, nel tempo,  autentici oggetti di culto per i collezionisti di tutto il mondo. Da allora, sull’onda del ricordo di un'epoca eroica mai sopita tra gli appassionati, ci sono stati diversi tentativi per riportare in auge l'effimero marchio toscano, ma nessuno coronato da un tangibile successo.

Nel 2020 tornano alla ribalta le sorti del marchio Bizzarrini con l’entrata in scena della Pegasus Brands, società di asset management londinese di proprietà del Kuwait, che ne ha rilevato i diritti. Di lì a poco l'annuncio dell’immediato rilancio con la Revival Series, ovvero una serie limitata a 24 esemplari di scrupolose riproduzioni di quella che è la macchina più celebre della "vecchia" Bizzarrini, la 5300 Gt, firmata dal maestro Giorgetto Giugiaro. La prima di queste, assemblata manualmente come le 23 che la seguiranno, è appena uscita dal nuovo sito produttivo di Newport, in Inghilterra, per essere presto accolta dal suo nuovo e bramoso proprietario.

Il riferimento principe per la realizzazione della 5300 Gt Revival Series è la gloriosa e omonima antenata che vinse la sua classe alla 24 Ore di Le Mans del 1965, certamente l’apice della storia sportiva di Bizzarrini, auto da cui è stata mutuata la ricercata finitura in tonalità Rosso Corsa. Sfruttando i pochi disegni rimasti e la consulenza dei massimi esperti del marchio, alcuni dei quali addirittura coinvolti nella nascita del modello originale, la "nuova" 5300 Gt è da un punto di vista estetico praticamente identica all'illustre progenitrice, un brillante risultato ottenuto grazie a un’attenzione maniacale ai dettagli che ha imposto, per quanto possibile, di ricorrere anche agli stessi fornitori dell’epoca.

La 5300 Gt degli anni sessanta era spinta da un furioso V8 di derivazione Chevrolet con carburatore quadri-corpo Holley in grado di erogare circa 365 Cv. Per il motore della sua erede è stato scelto di attenersi a questa configurazione, anche se gli standard ecologici attualmente in vigore non le renderanno probabilmente vita facile a molte latitudini. La Revival Series monta infatti un V8 da 5,3 litri con Dna General Motors e carburatori specifici Weber capace di produrre tra i 400 e i 480 Cv a seconda delle specifiche scelte, dato che diventa ancor più impressionante se rapportato ai 1.230 kg di peso a secco dichiarato.

Il telaio dell'auto è tubolare in acciaio e i due potenziali occupanti sono protetti da un roll-bar a sei punti d’attacco. Le sospensioni posteriori sono indipendenti e i freni sono tutti a disco, proprio come sull’originale, mentre i componenti che una volta erano in fibra di vetro, tra i materiali più leggeri e resistenti reperibili in quegli anni, sono stati rimpiazzati da pezzi omologhi in fibra di carbonio, carrozzeria inclusa. Il serbatoio è stato invece riplasmato ricorrendo alla scansione 3D per assumere una forma complessa ed estremamente precisa per riempire i vuoti lasciati dal telaio. Questo ha permesso di raggiungere una capacità di 95 litri, quanto basta per mettere la macchina "alla frusta" per oltre un’ora di gara (non poteva certo mancare, infatti, l’omologazione Fia per le competizioni di auto storiche). Per i clienti che non avessero bisogno di conformarsi alle normative per le gare è comunque disponibile anche una scocca in fibra di carbonio.

La 5300 Gt Revival Series è una strabiliante rivisitazione contemporanea di un grande classico, realizzata il più fedelmente possibile all’originale, ma tutto questo ben di Dio non è certo disponibile a buon mercato, anzi: l’importo da versare è discusso privatamente e può variare a seconda delle richieste del cliente, ma il prezzo base è di ben 1,65 milioni di sterline (poco più di 1.950.000 euro agli attuali tassi di cambio). Ad ogni modo, come spesso accade in questi casi, i 24 modelli potrebbero aver già trovato tutti i rispettivi acquirenti, tanto che la casa ha confermato di prevedere l'esaurimento dell'intera tiratura nel primo semestre del 2024.

I vertici della nuova Bizzarrini hanno sottolineato a più riprese che il Project Revival intende essere anche un biglietto da visita per il nuovo corso del marchio, i cui piani di sviluppo si estendono sul lungo termine e con propositi decisamente battaglieri. Ulteriori dettagli sulla 5300 Gt Revival Series saranno resi noti ai primi di settembre in occasione del Concours of Excellence di Hampton Court, alle porte di Londra, dove sarà presente uno dei 24 costosissimi esemplari.

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